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COMUNICAZIONE DATI IVA TRIMESTRALE – NUOVI OBBLIGHI PER I CONTRIBUENTI

Il D.L. n. 193 del 2016 - c.d. decreto fiscale collegato alla legge di Bilancio 2017 - prevede nuove misure per contrastare l’evasione fiscale. In particolare, le nuove disposizioni, introducono l’obbligo, per tutti i soggetti passivi IVA, di trasmettere telematica all’Agenzia delle Entrate, trimestralmente, sia le fatture emesse e ricevute del periodo, sia la comunicazioni dei dati delle liquidazioni periodiche IVA.

 

Più precisamente, il decreto prevede che, a partire dal periodo d’imposta in corso al 31 dicembre del 2017 (e quindi dal 1/1/2017 per la maggior parte dei soggetti), entro l’ultimo giorno del secondo mese successivo ad ogni trimestre, ciascun soggetto passivo IVA dovrà trasmettere telematicamente:

a) i dati di tutte le fatture emesse nonché di quelle ricevute e registrate ai sensi dell’articolo 25 del D.P.R. n. 633 del 1972, ivi incluse le bollette doganali, nonché i dati delle relative variazioni;

b) una comunicazione sintetica dei dati contabili riepilogativi delle operazioni di liquidazione dell’imposta effettuate ai sensi dell’articolo 1, commi 1 e 1 bis del D.P.R. n. 100 del 1998 nonché degli articoli 73, primo comma lettera e), e 74, quarto comma, del D.P.R. n. 633 del 1972.

Lo scopo di tale provvedimento è quello di consentire all’Agenzia delle Entrate un controllo immediato e preventivo sugli adempimenti relativi alla liquidazione ed al versamento dell’IVA di ogni singolo contribuente. Nel caso di difformità fra i dati inviati ed i dati in possesso dell’Amministrazione finanziaria attraverso controlli incrociati, l’Agenzia delle Entrate inviterà il contribuente (a mezzo sms?) a mettersi in regola, anche con riguardo all’eventuale insufficiente o mancato versamento dell’IVA.

Al fine di agevolare le nuove comunicazioni il decreto fiscale introduce, per soggetti in attività nel 2017 e con volume d’affari non superiore ad €. 50.000,00, un credito d’imposta pari a 100 euro, per l’adeguamento tecnologico ed un ulteriore credito di €. 50,00 per l’invio dei dati delle fatture

Nel caso di omessa o errata trasmissione dei dati di ogni fattura si applica una sanzione pari a 25 euro.

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